Il SISTE (Sistema Telematico Centrale della nautica da diporto) è diventato pienamente operativo dal 1 Gennaio 2021 e interessa tutte le operazioni inerenti le unità da diporto, nuove e usate, marcate o non marcate CE, nazionali o provenienti da altro Paese UE, che devono essere iscritte nell’ Archivio Telematico Centrale delle unità da diporto (ATCN) attraverso gli Sportelli Telematici del Diportista (STED).
Il vecchio librettino con la copertina blu va in pensione. Pronta a sostituirlo è la “carta di circolazione” delle imbarcazioni o navi da diporto, un cartoncino A4 con un’ancorina ed uno sfondo azzurro, apparentemente identico a quello delle automobili.
Curiosità: si allunga la targa ed è personalizzabile. La nuova sigla sarà composta infatti da ben quattro lettere, il numero di iscrizione prevede quattro cifre più la D finale che sta per diporto.
Resiste e viene rilasciato sempre in A4, il Certificato di Sicurezza, documento di navigazione fondamentale dove continueranno ad essere riportate le visite periodiche e occasionali che verranno vidimate direttamente dagli organismi tecnici organizzati. Restano invariati anche i termini dei “collaudi”: otto anni per le barche nuove di categoria “A” e “B”, dieci anni per quelle di categoria “C” e “D”. Dopo la prima visita, il controllo periodico scatta ogni cinque anni per tutti i tipi di imbarcazione.
Nulla cambia per il VHF, la richiesta della licenza definitiva e l’assegnazione del nominativo internazionale verrà sempre inviata al Ministero dello Sviluppo Economico Regionale, in base alla Provincia di iscrizione dell’unità.